Spesso con Boiler, Bollitore o Accumulatore tendiamo ad indicare la stessa cosa ma a seconda dell’impianto di cui stiamo parlando invece hanno un utilizzo differente. Tendiamo spesso ad indicare con Boiler, o Bollitore lo “scaldabagno” ma non dobbiamo confonderci con la “Caldaia”, spesso chiamata boiler, che viene utilizzata per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e quella destinata all’impianto di riscaldamento.

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La caldaia non ha la funzione di accumulo dell’acqua che invece viene riscaldata tramite una fiamma alimentata a gas che, mediante una serpentina, permette all’acqua di raggiungere la temperatura stabilita, finendo successivamente nell’impianto.

I serbatoi di accumulo sono tendenzialmente di due tipi, la differenza sostanziale la troviamo nella loro serpentina interna in cui scorre il fluido che ha la funzione di scaldare l’acqua: normali o a superficie maggiorata. L’utilizzo dell’accumulatore ci aiuta a migliorare il funzionamento e di ottimizzare al meglio i cicli di accensione e spegnimento.

Esistono inoltre bollitori che producono e stoccano l’acqua calda sanitaria e sono dotati di due scambiatori di calore con una serpentino fissa interna. Questi bollitori sono particolarmente indicati per strutture con impianti solari con integrazione di una seconda fonte di calore come una caldaia a condensazione.

I trattamenti effettuati in fase di produzione conferiscono ai bollitori le caratteristiche di idoneità europea al contenimento dell’acqua calda per uso igienico sanitari, e di resistenza ai fenomeni corrosivi che si possono presentare durante l’utilizzo dell'impianto.

L’ambiente in cui verrà installato e l’applicazione prevista permette di scegliere la giusta tipologia di serbatoi di accumulo, ma volendo è anche possibile calcolare la superficie ideale della serpentina del serbatoio tenendo conto delle proprie esigenze, delle temperature medie del fluido scaldante e di quello riscaldato.